Intervista

12 apr 2025

Il Dr. Balthasar Strunz sull'evoluzione della professione legale

AI, Diritto e Fattore Umano: il Dr. Balthasar Strunz sulla Professione Legale in Evoluzione

Berlino, 14 aprile 2025 – Il mondo legale si basa sulla tradizione, ma in un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici, l’innovazione sta trasformando il settore come mai prima d’ora. In Libra, amiamo dialogare con i professionisti legali che stanno guidando questo cambiamento.

In questa intervista, abbiamo parlato con il Dr. Balthasar Strunz, Head of Legal Commercial presso Solaris SE, un provider berlinese di banking-as-a-service all’avanguardia nell’innovazione finanziaria. Abbiamo discusso del suo percorso professionale, della sua prospettiva unica sul ruolo della tecnologia nel diritto e della sua visione per il futuro della professione.

Balthasar, partiamo dall’inizio: cosa ha acceso il tuo interesse per una carriera legale?

Tutto è iniziato con un corso al liceo chiamato Economia e Diritto, dove mi sono appassionato ai concetti giuridici, in particolare alla meccanica di qualcosa di fondamentale come un contratto di vendita: come prende forma e cosa lo rende vincolante. Da un lato, questi concetti sono altamente tecnici, dall’altro sono profondamente legati alla vita quotidiana.

"Penso che ciò che affascina molti di noi professionisti legali sia vedere le interazioni quotidiane attraverso una lente giuridica e capire come questo quadro legale che sovrasta la nostra società struttura e modella le nostre vite."

Trovo tutto questo incredibilmente affascinante, e lo trovo ancora oggi. Naturalmente, approfondendo la filosofia e la storia del diritto, si inizia anche ad apprezzare il significato più ampio della professione legale: il ruolo che svolge su scala globale e la sua importanza fondamentale nel sostenere lo stato di diritto.

Raccontaci di più su questa prospettiva globale. Che ruolo hanno avuto le tue esperienze internazionali nel tuo percorso professionale?

Sono state davvero trasformative. Il mio tempo in Belgio e Sudafrica ha plasmato profondamente la mia comprensione del diritto e del suo ruolo nella società. Ho visto con i miei occhi che i quadri giuridici non sono mai universali: riflettono le società che governano, e ciò che funziona in un contesto potrebbe non funzionare in un altro.

Prendiamo il diritto della concorrenza, ad esempio. In Europa, è principalmente guidato dall’efficienza economica, mentre in Sudafrica serve anche come strumento di politica sociale, affrontando le disuguaglianze economiche e promuovendo obiettivi di sviluppo più ampi. In regioni con povertà diffusa, le priorità legali inevitabilmente cambiano. Il diritto deve adattarsi a queste realtà, altrimenti rischia di diventare scollegato dalle persone che dovrebbe servire. E quando ciò accade, non può più essere un sistema legale significativo.

"I sistemi legali non possono mai esistere in un vuoto; devono conformarsi alle realtà vissute delle persone che sono destinati a governare."

Cosa ti entusiasma di più del tuo lavoro nel diritto?

Per me, l’essenza del diritto risiede nelle persone. L’interazione umana è ciò che mi motiva, molto più dell’esercizio tecnico del diritto in sé. Il diritto non esiste in isolamento; è plasmato da chi lo crea, lo applica e lo rispetta. Per questo vedo il ruolo degli avvocati non solo come creatori o applicatori di regole, ma soprattutto come comunicatori. Non possediamo il diritto: guidiamo gli altri attraverso di esso. Siamo guide che aiutano le persone a comprendere e interagire con il sistema legale.

In questa professione centrata sulle persone, come vedi il ruolo della tecnologia?

C’è una tensione naturale tra opportunità e sfida quando si parla di tecnologia nel diritto. Alcuni temono che l’automazione possa sostituire il giudizio umano, ma io la vedo diversamente. Dato che il mondo diventa sempre più complesso, credo che la tecnologia abbia un ruolo fondamentale nel mantenere gestibile il diritto che governa il mondo. La tecnologia, se usata correttamente, può rendere le strutture legali complesse più accessibili, attraverso sistemi di assistenza intelligenti, analisi automatizzate o nuovi modi di condividere la conoscenza legale.

"Credo che la chiave non sia sostituire l’elemento umano del diritto, ma rafforzarlo con la tecnologia."

Come vedi l’integrazione dell’AI nella pratica legale?

Le moderne tecnologie AI possono aiutare i professionisti legali a navigare in paesaggi giuridici complessi mantenendo al centro l’esperienza umana.

"Se gli avvocati agiscono come navigatori per i loro clienti, allora la tecnologia moderna può fungere da navigatore per noi avvocati."

In un ambiente legale sempre più complesso, questo ruolo è più critico che mai.

In generale, il potenziale dell’AI per semplificare i processi legali è immenso. Non è più solo teorico: l’AI sta offrendo reali guadagni di efficienza per i professionisti legali, non solo per gli utenti occasionali che chiedono curiosità a ChatGPT. Sono davvero entusiasta che l’AI sia qui, soprattutto con Libra, perché ora abbiamo la possibilità di sfruttare queste tecnologie in un modo che si allinea ai nostri reali flussi di lavoro legali.

Con queste possibilità in rapida evoluzione, qual è il tuo approccio all’innovazione legale?

Credo che l’apertura sia fondamentale in questo contesto. Sono curioso di esplorare come l’AI possa trasformare il lavoro del mio team, non sostituendoci, ma completando gli aspetti umani del nostro lavoro. L’obiettivo è migliorare la nostra pratica, renderla più efficiente e garantire che l’intuizione umana rimanga centrale.

Il mio approccio è pragmatico: mi concentro su casi d’uso reali e pratici per me e il mio team. Se una soluzione non funziona, pazienza, ma sono sinceramente entusiasta del potenziale. Con Libra, ora abbiamo una soluzione AI che non esiste solo in teoria, ma che offre effettivamente valore nella pratica legale quotidiana. Ciò che fa la differenza è che il vostro team non è solo tecnicamente sofisticato, ma comprende davvero le realtà del lavoro degli avvocati e garantisce che il prodotto si integri perfettamente nei nostri flussi di lavoro.

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